La fase più costosa e rischiosa per la nascita di nuovi prodotti è quella dello sviluppo e messa sul mercato. Le aziende non devono solo affrontare problemi tecnici, ma anche confrontarsi con la concorrenza esistente e con la necessità di spiegare i vantaggi, creare una rete di vendita e di supporto.
L’approccio attuale dello Stato, per aiutare l’innovazione, consiste nel concedere sussidi o detassare i prodotti. In questo modo si sostengono prevalentemente tecnologie già conosciute e già presenti sul mercato. Gli USA, ormai da qualche anno, hanno avviato una politica volta a facilitare lo sviluppo e l’immissione sul mercato di prodotti con tecnologie interessanti. L’obiettivo è di ridurre i rischi per i finanziatori e d’accelerare lo sviluppo dei prodotti. Danno quindi prestiti a ditte che sono all’avanguardia nello sviluppo di determinate tecnologie innovative. C’è una scelta degli ambiti in cui si ritiene utile che lo Stato possa intervenire. Segue un concorso nel quale le ditte presentano la loro situazione. I prestiti sono poi concessi in base alla capacità di arrivare sul mercato. Si valutano, accanto alle tecnologie, anche le disponibilità finanziarie e il management.
I politecnici e le università svizzere fanno una ricerca di base di alto livello. Si è però più deboli per quanto riguarda la realizzazione di nuove ditte. Il nuovo approccio appare perciò indicato per la Svizzera.