Un qualche mese fa, mentre ero seduto in un bar a parlare con degli amici, mi si è avvicinato un conoscente e ha cominciato a rimproverare il partito dei Verdi per essere responsabili di tutto quello che di negativo accadeva in Ticino.
I Verdi non sono mai stati al governo, ma succede spesso che gli siano attribuite responsabilità come se lo fossero. Il perché è facilmente comprensibile. I Verdi non si limitano ad essere critici con le autorità e gli avversari, ma spronano i cittadini alla presa di coscienza e a farsi carico personalmente delle soluzioni. I Verdi hanno motivo di esistere solo se sono un passo più avanti agli altri. Anticipano i tempi e propongono soluzioni che guardano al futuro. Quando poi il problema è visibile a tutti e la maggioranza adotta provvedimenti, alcuni li percepiscono come un arrendersi alle ideologie e non come adattamenti necessari.
I Verdi devono continuamente alzare l’asticella. Un esercizio politico faticoso che crea discussioni e spaccature anche al proprio interno. Ne scaturisce facilmente l’impressione di essere degli intransigenti, litigiosi e contrari a tutto. Non poche volte risultano anche giudizi eccessivi e soluzioni non ancora ben calibrate o che toccano dei nervi scoperti. Questo insieme di fattori, fa in modo che, prima o poi, i Verdi riescano a deludere o a fare arrabbiare più o meno tutti. Non è certo il modo più facile per raccogliere consensi.
Tuttavia, in un mondo in continuo cambiamento, è indiscutibile il valore aggiunto nell’avere un movimento e dei rappresentanti che si sforzano di mantenere alto il livello di consapevolezza della società e delle istituzioni.