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Garantire alle donne spazio nelle trasmissioni

Lettera aperta alle direttrici dei Dipartimenti federali delle Comunicazioni e di Giustizia

 

Gentile Signore Consiglieri federali Doris Leuthard e Simonetta Sommaruga,

Nei dibattiti televisivi si vedono prevalentemente degli uomini che intervistano degli uomini. La continua sotto rappresentanza di donne veicola l’impressione che il sesso femminile non sia competente e in grado di affrontare e occuparsi di certe questioni.

Non viene fatto volontariamente, ma è indiscutibile che l’attuale sistema radiotelevisivo favorisce il sesso maschile. Non è mia intenzione sminuire il contributo degli uomini, ma il problema è grave. Nei posti di comando, sia economici che politici, la presenza femminile è molto ridotta e spesso assente. Nel Consiglio di Stato ticinese e in tanti Municipi, fra cui quelli di Bellinzona, Locarno, Mendrisio, non ci sono più donne e nella maggior parte degli altri ce ne sono pochissime. Come voi ben sapete il problema non è certo limitato al Ticino e si assiste a un’involuzione, per esempio dal giugno 2018, nel Consiglio di Stato del Cantone Grigioni non ci sono più donne. Non è solo una questione di pari opportunità, se il 50% della popolazione viene escluso, il sistema di milizia non potrà essere mantenuto.

Non voglio dare tutta la colpa al sistema radiotelevisivo, ma il servizio pubblico non sta di certo promuovendo i talenti femminili e si rafforza sempre più l’impressione che sia diventato un ostacolo all’uguaglianza “di diritto e di fatto” prevista dalla Costituzione. Le concessioni radiotelevisive alla SSR che ai diversi enti privati non citano la questione delle pari opportunità e manifestamente il sistema di autoregolamentazione interno ai diversi enti non funziona.

Diverse concessioni stanno andando in scadenza e dovranno essere rinnovate e il 2018 sarà un importante anno elettorale. Vi invito e vi sollecito, in quanto responsabili dei Dipartimenti competenti, a intervenire perché in futuro i finanziamenti pubblici vadano a favorire un’equilibrata presenza femminile, specialmente negli ambiti politici e di natura economica.

Questo cambiamento avrebbe anche impatti positivi sulla qualità e l’attrattività, talune trasmissioni sono diventate scontate; gli argomenti, le domande e le risposte sono sempre le stesse. Con una presenza, una conduzione e un’impostazione più femminile, le emissioni potranno solo migliorare.

Domenico Zucchetti

Massagno