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USTRA altro caso d'informazione non corretta

Il 23 gennaio ho inoltrato un ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione della votazione sul raddoppio.

Il giorno successivo l’ingegnere Fritz Gysin mi ha informato che aveva appena scritto una lettera al direttore dell’USTRA a Berna, in quanto aveva riscontrato che durante una presentazione a Lugano, il direttore della filiale dell’USTRA di Bellinzona aveva dato informazioni tecnicamente molto discutibili in merito al risanamento del Gottardo.

L’Ing. Gysin conosce molto bene la questione in quanto è stato, negli anni 70, il responsabile per la realizzazione dell’entrata della galleria autostradale del San Gottardo a Göschenen. A suo parere, il rappresentante dell’USTRA si sarebbe espresso in modo puramente politico con lo scopo di sostenere le proposta dell’Assemblea federale.

Ho trasmesso la lettera dell’Ing. Gysin al Consiglio di Stato, rimarcando che si conferma l’ipotesi che vi sia stato da parte dell’USTRA una sistematica attività d’informazione che può avere avuto un’influenza importante sull’esito della votazione. Al fine di capire i diversi aspetti, ho sollecitato il Consiglio di Stato perché, nell’ambito del ricorso, l’USTRA dia informazioni sull’attività svolta e chiarisca i contenuti del rapporto pubblicato il mese di novembre e disponibile solo in tedesco.

Ho anche segnalato al Consiglio di Stato che l’articolo 10A capoverso 4 della legge federale sui diritti politici, che obbliga i funzionari dell’USTRA a difendere le posizioni dell’Assemblea federale, è in contrasto con le norme deontologiche degli ingegneri e architetti, che prevedono un esercizio della professione con scienza e coscienza e in modo indipendente. Se le recenti analisi fatte nella galleria del Gottardo portano a delle conclusioni completamente diverse, gli ingegneri dell’USTRA devono poterne tenere conto ed esprimere il loro parere e non possono essere obbligati per legge a sostenere tesi basate su elementi totalmente superati.

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